“TURANDOT” di Giacomo Puccini

L'Enigma del Ghiaccio e la Fiamma della Passione

Nella lontana Cina, ai tempi delle favole, era da poco sceso il tramonto quando una terribile notizia si era sparsa tra la gente, raggiungendo ogni parte della città. Era una notte di fermento e di attesa.

La Legge di Sangue

Nella pubblica piazza di Pechino, il temuto MANDARINO proclamava la legge della bellissima Principessa della Cina, TURANDOT.

La Principessa TURANDOT, figlia del grande IMPERATORE ALTOUM, era di una bellezza conosciuta in ogni angolo del Paese, ma dietro quel volto incantevole celava "un animo gelido e crudele, ossessionato da un antico rancore".

La legge aveva una terribile appendice: "chi accetterà di affrontare la prova, ma non riuscirà a risolvere i quesiti, sarà condannato. Il boia imperiale, PU-TIN-PAO, sulla pubblica piazza, gli taglierà la testa!".

Solo un giovane straniero, "proveniente da terre lontane", aveva assistito per caso al proclama del MANDARINO.

I Protagonisti di questa Fiaba Orientale

TURANDOT:
Figlia dell'IMPERATORE ALTOUM, è fredda e crudele.
È ossessionata da un antico rancore che la rende irremovibile di fronte ai suoi pretendenti.

CALAF:
Giovane e animato da un animo gentile.
È un Principe ereditario del regno dei Tartari che viaggia in incognito.
La sua vita cambia quando, tra la folla, riconosce il vecchio mendicante come suo padre.

TIMUR:
Vecchio Re spodestato dai nemici, cieco e claudicante.
Si presenta con "abiti laceri e dismessi".

LIÙ:
La fedele ancella di TIMUR.
Il suo grande servizio nasconde un "antico e segreto amore" che nutre nei confronti del Principe CALAF.

Questa è la storia di un Principe che non ha paura della morte, di una schiava disposta al sacrificio e di una Principessa che attende solo che un grande amore sciolga il ghiaccio dal suo cuore.